La chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta è uno dei più interessanti esempi di arte romanica abruzzese, in cui confluiscono influenze arabo-ispaniche, bizantine e longobarde.Oltre che dalla meraviglia della sua architettura, la suggestione della chiesa nasce in gran parte dalla sua posizione, isolata nella natura, oggi Parco Regionale Sirente-Velino, dai tesori di scultura che conserva. Un tempo parte di un complesso abbaziale monastico ora scomparso, custodisce preziose opere d’arte, affreschi del Quattrocento, uno splendido ambone e un ciborio del XII secolo realizzati da Nicodemo e Roberto e una bellissima iconostasi i cui plutei sono decorati con grifi, aquilotti e leoni, l'architrave ligneo, anch'esso finemente decorato, è rarissimo che si sia conservato sino ai nostri giorni. Pianta basilicale a tre navate con pilastri quadrati. Degna di nota è la decorazione esterna dell'abside, riedificata in forma poligonale nel Duecento ed ornata da semicolonne disposte in tre ordini.