CHIESA SANTA MARIA DI DOBLAZIO

PONT CANAVESE, TORINO

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CHIESA SANTA MARIA DI DOBLAZIO
A mezz'ora di salita dall'abitato di Pont Canavese , aggrappata ad una sporgenza rocciosa sospesa a mezza costa, si erge la chiesa di Santa Maria in Doblazio, pieve matrice di tutte le chiese delle Valli Orco e Soana, e parrocchia di Pont Canavese (TO) fino al 1879. Per tradizione, a cui accenna l'iscrizione sull'arco del presbiterio, sarebbe la prima chiesa eretta in alta Italia ad onore della Madre di Dio, la terza della cristianità. La chiesa è importante per la singolarità, nella sua architettura ad una sola navata, settecentesca, della presenza di due altari contigui, affiancati, addossati ad una parete inclinata, separata dal presbiterio da un’inferrata. Il presbiterio e il coro, risalenti alla seconda metà del 1400, costituiscono la parte più antica della costruzione. Qui è presente un’interessante urna in pietra, che funge da lavabo: reca lo stemma Sabaudo e si pensa possa essere stata donata dal Conte Rosso del 1389, quando Pont divenne dipendenza dei Savoia. La chiesa presenta, inoltre, due campanili: quello circolare, dell'XI secolo, era in origine una torre di avvistamento appartenente ai De Doblatio (feudatari di Pont intorno al secolo XI); il secondo è settecentesco e fu voluto dalla confraternita di San Giovanni Decollato titolare di un altare. La tradizione vuole che la chiesa sia sorta su un precedente culto pre-cristiano. Il Monte Uliveto, sulle cui pendici è costruita la chiesa, è considerato un’area archeologica preistorica, grazie ad alcuni ritrovamenti di pietra levigata e alla presenza di alcune coppelle scavate nella roccia (ancora visibili), che venivano probabilmente utilizzate per antichissimi riti. Nel retro della chiesa, alcuni cunicoli sotterranei che furono utilizzati come Cimitero fino a quando l'editto napoleonico del 1865 obbligò le municipalità a costruire i cimiteri lontano dai centri abitati. Qui è allestito un Ossario, con le ossa recuperate da questo e dall’antico Cimitero esterno, annesso alla chiesa stessa. All’esterno, sotto la volta centrale del porticato, brilla una lampada votiva in ferro battuto. Le madri di Pont che videro partire i loro figli per la Prima Guerra Mondiale, la offrirono a Santa Maria per invocare la loro protezione. Da quel momento la lampada, visibile da tutto il paese, è sempre rimasta accesa e lo è tutt’oggi, dal calar della sera alle prime luci dell’alba.
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