Giornate FAI di Primavera

Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024

In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Savoca, un gioiello incastonato tra le rocce e celebre location del film "Il Padrino", è una tappa imperdibile per un tour attraverso le meraviglie del comune messinese. Questo pittoresco borgo, soprannominato da Leonardo Sciascia "il paese dalle sette facce" per i suoi panorami mozzafiato da ogni angolo, conserva intatta la sua bellezza storica e architettonica nel corso dei secoli. Savoca si trova a 300 metri s.l.m. e conta 1742 abitanti, di cui solo 156 vivono nel borgo storico.

Salendo verso il paese, appare la sagoma della chiesa. Edificata durante il XIII secolo, ha avuto una grande valenza storico-sociale anche perché, sin dall'inizio e fino al XIX secolo, al suo esterno hanno trovato sepoltura i cittadini appartenenti ai ceti popolari. Ancora oggi, sotto il piano di calpestio della piazzetta che circonda la chiesa, esistono le cripte-ossuario che contengono i resti mortali di centinaia di popolani. L'ultima domenica di agosto, si tenevano le elezioni dei Giurati e del Sindaco di Savoca. Al suo interno è custodita la preziosa statua di Santa Lucia che ogni anno, la seconda domenica di agosto, è portata in processione per le vie di Savoca.

Ha uno stile merlato che la fa somigliare ad una fortezza. Accanto alla chiesa sono visibili i resti della cripta, crollata a causa di una frana nel 1943. La costruzione è a tre navate con colonne di granito sormontate da capitelli ed è dotata di altari di marmo policromi in stile barocco. Originariamente, gli interni erano adornati con affreschi in stile in stile bizantino, oggi ospita opere scultoree e pittoriche realizzate tra il ‘300 e l'800, provenienti da altre chiese crollate a causa di una frana nel 1880, tra cui una statua di Santa Lucia (patrona del paese) in marmo a mezzo busto del XV secolo e quella in argento che oggi viene portata in processione in occasione dei festeggiamenti per la Santa. Da allora, l'edificio è stato identificato come Chiesa di Santa Lucia anche se ciò non è corretto. Oggi è arricchita da dipinti su legno e su tela, da terracotte e dalla statua lignea della Santa, eseguiti da artisti locali contemporanei. A destra della chiesa sorge una torre campanaria sormontata da orologio. Il suo aspetto attuale è del ‘700 perché, nel corso dei secoli è stata oggetto di importanti restauri: nel XV e nel XVIII secolo (forse per i danni causati dal terremoto del 1693), dopo il terremoto del 1908, e nel 1981.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

L'apertura durante le Giornate FAI di Primavera, consentirà l'accesso in un edificio religioso di pregio, appartenente ad un borgo ricco di storia e bellezze architettoniche e paesaggistiche. E' un luogo chiuso alle funzioni religiose da più di un anno, in attesa di ulteriori interventi di restauro, ma l'apertura avrà lo scopo di valorizzarlo ulteriormente e preservarne la memoria storica, ponendo l'accento sul legame tra patrimonio culturale e valori sociali, credenze, storie popolari, religione e costumi. Oltre l'importante storia, il borgo e la chiesa di San Nicolò sono molto conosciuti per essere stati set cinematografico nel 1971 per il film "Il padrino" del regista Francis Ford Coppola.