Chiesa di San Giovanni Battista
Perchè Chiesa San Giovanni Battista?Perchè è un monumento cittadino di primaria importanza che versa in uno stato di progressivo degrado che può diventare irreversibile qualora si provveda con tempestività.Perchè sorge in posizione eminente sul lato sud della principale piazza cittadina e costituisce un topos del circuito storico-artistico-culturale del centro storico.Perchè ha una lunga storia che inizia agli albori del 1300 e percorre tutto lo svolgimento religioso, politico e urbanistico della nostra città inserendosi nella storia dello sviluppo assistenziale, socioeconomico, imprenditoriale del progressivo ampliamento della cinta muraria urbana.Nel 1308 la potente e facoltosa famiglia de' Biasi, Jacopo e i nipoti Peranzano e Martino, fecero costruire, su un terreno di loro proprietà situato oltre il fossato della cerchia sud delle mura ezzeliniane, un Ospizio-Ospedale per Pellegrini, Poveri e Infermi. Con il permesso del Vescovo di Vicenza vi accostarono una chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, dipendente dalla Pieve di Santa Maria in Colle e orientata a est, con ingresso dalla via laterale.Nel corso del secolo il servizio assistenziale fu affidato alle monache Agostiniane del convento di San Donato che, nel 1337, si trasferirono presso l'Ospizio fondando un nuovo monastero secondo la regola benedettina con una propria cappella, distrutta nel 1807.Nel 1421 una parte delle monache, desiderando una regola più rigidamente contemplativa riferita a Santa Monica Agostiniana, si trasferì in Borgo Margnan presso l'eremo di San Pancrazio e i due conventi ressero fino alla soppressione napoleonica del 1810.La chiesa trecentesca annessa all'Ospedale degradò nel corso del quattrocento e, tra il 1454 e il 1480, fu sostanzialmente ricostruita e ampliata. Nel frattempo Bassano era passata dal dominio dei Vescovi vicentini ai padovani Carraresi quindi agli Scaligeri di Verona e ai milanesi Visconti: Gian Galeazzo tra il 1389 e il '92 ampliò il circuito delle mura bassanesi da est verso sud e verso il Brenta includendo quindi nel centro storico la zona delle chiese e conventi di San Francesco e di San Giovanni Battista.Durante il dominio della Serenissima ( dal 1404 al 1797), quindi durante il rifacimento di fine quattrocento, fu aperta a nord la porta maggiore, verso la piazza, fu rifatto il coro e restaurata la Cappella del Sacramento del 1397.Tuttavia anche la ricostruzione quattrocentesca degradò fino a che, nel 1745, non fu decisa una radicale rifabbrica affidata all'architetto bassanese Giovanni Miazzi (1699-1797).Di umili origini ma dotato d'ingegno,studiando le opere del Serlio, del Vignola, di Palladio, dello Scamozzi e seguendo gli orientamenti del circolo illuministico dell'architetto castellano Francesco Maria Preti (1701-1774), il Miazzi, nonostante molte difficoltà e sospensioni dell'opera, riuscì ad equilibrare le esigenze liturgiche e conventuali con l'estetica neoclassica mantenendo, all'interno, la Cappella del Sacramento completamente rifatta a spese della famiglia Remondini nel 1713 in splendore barocco e creando un'espansione in profondità con la grande cappella dell'Addolorata. Particolare cura riservò alle proporzioni della lunga facciata inserendola nel contesto urbanistico della piazza col suddividerla in tre settori collegati ritmicamente al modulo degli edifici circostanti, alleggerendolo con grandi finestroni sopra le ali e ponendo a coronamento statue opera di Antonio Bosa (Pove,1777- Venezia,1845)con risultati di grandioso effetto scenografico conferito alla piazza. L'opera, completata nel 1813, fu consacrata nel 1847.