In un suggestivo ambiente rupestre, sul ciglio di una gravina e nascosto nella natura lussureggiante sorge il Santuario di San Biagio, che dal colle domina la Piana degli Ulivi secolari. Biagio nacque a Sebaste in Armenia (Asia Minore) tra il III e il IV secolo, fu medico, guaritore e vescovo cattolico. Per non aver abiurato la fede cristiana fu martirizzato con la decapitazione. La tradizione locale tramanda un passaggio di Biagio in terra di Ostuni. A ispirare il racconto popolare fu anche la storia della vita del Santo, in cui si fa fa riferimento a una grotta in un luogo selvaggio in Medio Oriente dove Biagio si rifugiò per sfuggire alle persecuzioni, un luogo molto simile alla grotta rupestre sul Monte di Rialbo, dove sorge il Santuario ostunese. San Biagio ha tanti protettorati, ma forse il più diffuso è quello relativo ai mali che colpisono la gola, patrono per questo anche degli otorinolaringoiatri. Si racconta che uno dei miracoli del Santo in vita fu il salvataggio di un bambino che stava morendo soffocato dopo aver ingerito una lisca di pesce che si era fermata in gola. Il Santuario di San Biagio a Ostuni è sito in un contesto naturale tra i più belli della provincia di Brindisi.Il percorso per raggiungerlo è immerso un una natura lussureggiante e caratterizzato da manufatti in pietra che, per forma e funzioni, testimoniano insediamenti di varie epoche. Da un lato la parete rocciosa della collina, dall'altro un muro di recinzione che corre lungo il sentiero di accesso al sito, difronte e di fianco alla Chiesa alcuni ambienti che furono ricovero per monaci, tutto forma una sorta di recinto sacro. Due pozzi sono scavati nella rocce e una grande fovea per la conservazione di cibi. Il sito è stato un piccolo romitorio che risale al XII secolo, come testimoniato da antiche pergamene, abitato all'epoca da monaci greco orientali, forse basiliani, che dal vescovado di Ostuni avevano ottenuto terre e pascoli per il sostentamento. Probabilmente furono loro ad affrescare l'ambiente rupestre che oggi è la parte rocciosa poi coperta dalla chiesetta addossata, affreschi precedenti al XII secolo si presume di cui rimangono solo tracce. La chiesa di San Biagio presenta una modesta facciata, la cui bifora in asse con la porta d'ingresso accenna a graziose linee romaniche. Entrando c'è un'aula voltata a botte e difronte un altare tardo barocco su cui è collocata la Statua di San Biagio, realizzata nel 1780 da Giuseppe Greco, scultore di Ostuni.
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