La Parrocchiale di San Martino venne costruita tra il 1684 e il 1695 su disegno di Michelangelo Garove, in stile guariniano. L’imponente facciata in cotto, è movimentata da colonne, nicchie e cornici che creano giochi chiaroscurali. L'interno, a navata unica con cappelle laterali comunicanti, custodisce pale d'altare, affreschi e arredi sacri, parte dei quali andò persa nel 1874, durante un rovinoso incendio. Pregevole è la pala dell'altare maggiore, opera dell'artista canellese Giovanni Carlo Aliberti (1662-1740), raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Martino e Crispino. Dello stesso autore è l'affresco della cupola presbiteriale, raffigurante il trionfo di San Martino. La volta della navata centrale, dipinta da Luigi Morgari nel 1880, è ripartita in quattro fasce, ognuna delle quali narra un episodio della vita di San Martino. La chiesa è irradiata dalla luce naturale che, trapelando dalle aperture laterali, conferisce all'edificio un'ambrata luminosità.