CHIESA PARROCCHIALE DELLA NATIVITÀ DI MARIA

MIRANO, VENEZIA

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CHIESA PARROCCHIALE DELLA NATIVITÀ DI MARIA
L'edificio più importante è la chiesa Arcipretale dedicata alla Natività di Maria: di origine quattrocentesca (1440). Entrando nella storia particolare della parrocchia di Zianigo, la prima documentazione certa della sua antica costituzione risale alla bolla di papa Eugenio III del 3 maggio 1152. Tra le pievi dipendenti della diocesi di Treviso, il papa nomina anche la "Plebem S. Mariae de Zulianico cum pertinentiis suis". L'antichità è provata anche dal fatto che il parroco Engefrido partecipò nel 1199 alla elezione del vescovo di Treviso, Ambrogio, in rappresentanza dell'arciprete di Mestre. Da altra documentazione risulta che la pieve, risaliva certamente a prima del mille, in quanto era dedicata "ab immemorabili" al culto di Maria, come già aveva raccomandato il Concilio di Efeso nel 431. Durante il parroccato di Luigi Tempesta, la chiesa diede segni di cedimento a causa del cimitero e delle tombe scavate vicino ai suoi muri perimetrali; si dovettero perciò abbattere le due navate laterali e per fortuna non fu compromesso l'affresco sul soffitto che il Giandomenico Tiepolo aveva appena terminato (1799). Questi furono anni molto difficili per Zianigo, perché il governo napoleonico continuò ad incamerare i beni ecclesiastici nel 1807 e successivamente. Nonostante ciò, il parroco continuò i lavori di ristrutturazione della chiesa con un'unica navata e cinque altari: l'altare maggiore del S.S. e gli altari del Rosario, dell'Immacolata, di S. Francesco di Paola e del Crocifisso addossati alle pareti. La chiesa fu riconsacrata la quarta domenica di luglio del 1810 con i solenni riti richiesti dalla liturgia. Al tempo della dominazione asburgica, il Tempesta morì nel 1830 e gli successe don Carlo Longo (1830-1850); in questa epoca i parroci erano anche incaricati civili del governo austriaco e avevano diversi compiti secolari come la tenuta dell'anagrafe battesimale che era anche civile. L'ultimo lavoro del parroco Semenzin, prima di essere trasferito a Mirano, fu l'altare della Madonna, la cui immagine riporta la data dell'anno santo giubilare 1900 e la chiesa fu proclamata santuario mariano da Papa Leone XIII. Il 27 luglio 1917 la comunità di Zianigo, affinché la guerra finisse presto, fece il voto dell'ampliamento della chiesa con la costruzione delle cappelle laterali del Sacro Cuore e di Sant'Antonio. Nel 1923 si pose la prima pietra per la costruzione delle cappelle laterali, per mantenere fede al voto. L'opera fu affidata all'architetto trevigiano Antonio Beni. All'interno della Chiesa sono conservate importanti pitture: La Vergine in trono con il bambino e i Santi Sebastiano e Pietro, Giovanni Battista e Rocco - opera del 1518 di Giovanni Mansueti (Venezia 1470 - 1527 ca.) - che ora è posta nella cappella del Sacro Cuore sulla parete sud, ma che prima era collocata sull'altare maggiore. La pala di San Francesco di Paola e atri santi che Giandomenico Tiepolo (Venezia 1727-1804) dipinse a Zianigo, dove aveva scelto di vivere nella villa a lui cara e nel paese in cui era stato eletto massaro della fabbriceria, prima del 1777-78, anni in cui la pala viene segnalata sull'altare intitolato a questo santo. La pala è posta nella cappella di Sant'Antonio, sulla parete ovest, in posizione speculare rispetto a quella del Mansueti. wikipedia
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