Il 4 dicembre 1904 la Chiesa Madre viene aperta al culto. Benedisse il sacro tempio l'Arc. Valenti, mentre il Sac. Marullo celebrò la Messa alla presenza di tutte le autorità e di una marea di popolo osannante. Una lapide in marmo consacra questo avvenimento. E' la più bella e grande chiesa ad una navata della diocesi agrigentina. Nella sua struttura architettonica la chiesa sorge su un impianto a croce latina, ad una sola ampia navata. Sul lato destro, a partire dall'ingresso, è collocata una scultura in legno dipinto dell'Ecce Homo. L'altare maggiore è una festa di marmi policromi con, al centro, il tabernacolo vegliato da due angeli in preghiera e ideale punto di fuga dell'intera costruzione. Numerose e pregevoli le statue e le pitture venerate all'interno della Chiesa come il settecentesco quadro che dà il nome alla parrocchia, le statue di San Calogero, San Gerlando, Cristo Crocifisso, Madonna del Carmine e S. Simone Stock.