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Il Duomo è il principale luogo di culto di Rometta, ubicato in piazza Margherita, nel borgo racchiuso dalle antiche mura. La struttura di notevoli dimensioni è costituita da una pianta a 3 navate con la facciata a salienti di età rinascimentale. Il duomo conserva elementi architettonici più antichi sia all'esterno che all'interno, dove si trovano opere di marmorari (Amato e Arena del 1700), di scultori (Mazzolo 1548), di ebanisti (Calamech 1600) e di pittori (Mazzagatti 1785) di elevato pregio.
Il duomo è stato costruito fra l'XI e il XVI sec. e la sua facciata risale al 1550. Nei secoli ha subito molti danni in seguito ai terremoti del 1783 e del 1908, durante i quali crollò interamente il campanile, che venne ricostruito. Il terremoto del 1908 in particolare ha danneggiato molto il monumento, che ha subito il crollo del tetto della navata centrale. Esso è stato ricostruito intorno agli anni 30, quando vennero rifatte le capriate lignee sorrette da mensole in ghisa, identiche a quelle originali, che invece si sono conservate nel transetto. Oggi è aperto al culto e qui si tengono tutte le funzioni religiose.
Il duomo è un importante custode delle diverse correnti artistiche e architettoniche che si sono succedute e sovrapposte nei diversi secoli in questa area geografica dell'entroterra della costa tirrenica. Insieme ad elementi duecenteschi (sculture lapidee e l'ingresso sud del 1200), vi si trovano elementi rinascimentali (la facciata, la Madonna col Bambino del Gagini del 1510, l'architrave del Mazzolo del 1530 dell'ingresso nord), barocchi e manieristici (monumento funebre di don Paolo Sibilla del 1669) e perfino del monumentalismo artistico degli anni del Fascismo (pulpito in marmo del 1933). Sulla facciata in alto è custodita la statua in marmo bianco della Madonna col Bambino, da poco identificata come un originale del Gagini del 1510. All'interno la natava centrale è scandita da pilastri ricoperti in pietra e sormontati da capitelli lapidei, tutti diversi uno dall'altro, recuperati dal vicino castello di Federico II e qui riutilizzati.
Il patrimonio storico, architettonico e artistico del Duomo è ai più sconosciuto, sebbene l'edificio sia fruibile. Per lo più sconosciuti sono infatti le opere e gli artisti che nelle diverse epoche hanno contribuito ad abbellire il monumento. L'apertura nelle Giornate Fai vuole contribuire alla sua conoscenza e divulgazione, a partire dai giovani. Inoltre nelle stanze annesse è custodito il cosiddetto "tesoro del Duomo", non ancora fruibile, che consta di: paramenti sacri in seta, con ricami in oro e pietre preziose; di calici, ostensori, teche, reliquari di raffinata fattura e valore; di una croce in rame e un cofanetto in osso e legno entrambi di età bizantina (XII secolo), che, ci si augura, possano essere presto restituiti alla collettività.
Apprendisti Ciceroni IC Saponara di Messina