CHIESA MADONNA DELLE VIGNE

STRAMBINO, TORINO

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CHIESA MADONNA DELLE VIGNE

La chiesa sorge in località Romanello, sulle pendici di una piccola collina ai margini del comune di Strambino, quasi al confine con Romano Canavese. L’appellativo “DELLE VIGNE” ovviamente deriva dal fatto che si trova, o meglio si trovava, fra i vigneti. Nel corso degli anni le vigne circostanti hanno ceduto il posto a case e condomini, ma davanti al sacro edificio rimangono ancora due piccoli vigneti a testimonianza delle ragioni dell’appellativo. La costruzione della chiesa ha origini medievali, infatti, in un documento del 1223 si menziona l’esistenza della “Ecclesia St. Mariae de Romanelli”. Una seconda menzione si trova nel Liber decimarum della diocesi di Ivrea (1368-1370) da cui apprendiamo che il contributo dovuto come tassa papale (in regime avignonese) era di 5 soldi. Legata storicamente alla Mensa vescovile di Ivrea sotto forma di beneficio, la chiesa fu restaurata sul finire del Cinquecento dal vescovo Cesare Ferrero, assumendo poi le forme attuali nel 1755 per volontà di monsignor Michele Vittorio De Villa, che ne ordinò la ricostruzione a proprie spese, come ricorda un’iscrizione a lato del presbiterio. Iscrizione relativa alla ricostruzione del 1755 Mons. De Villa, come vescovo di Ivrea, è specialmente ricordato per aver legato il suo nome al compimento di una accuratissima visita pastorale di tutti gli edifici sacri dipendenti dalla propria diocesi nel decennio tra il 1742 ed il 1752, ed al conseguente impegno nel promuovere il decoro di tali edifici. Il resoconto di tale vasta opera pastorale è contenuto negli Acta Visitationis conservati nella Biblioteca Diocesana di Ivrea. In tale scritto troviamo testimonianza della visita compiuta alla nostra chiesa nel brano intitolato Visitatio cappellae sub titulo Beatae Mariae Virginis ad nives, dicta delle vigne: la visita fu compiuta il 26 ottobre 1751. Interessante notare come l’intitolazione ufficiale della cappella fosse alla Virgo ad nives, titolo è legato a quello della basilica di Santa Maria ad nives sul colle Esquilino di Roma, ritenuta il più antico santuario mariano, eretto in omaggio alla Vergine dopo la prodigiosa nevicata avutasi a Roma nella notte tra il 4 e il 5 agosto ai tempi di papa Liberio. Si nota come fosse già presente la denominazione popolare “Madonna delle Vigne” che sussiste tuttora. Lo stato - ritenuto non appropriato - della cappella deve aver convinto il presule eporediese a ristrutturarla dalle fondamenta, quattro anni dopo, nel 1755. In omaggio alla Beata Vergine della neve, la celebrazione della festa si svolgeva allora il 5 agosto. È emozionante ritrovare nell’archivio parrocchiale la positiva risposta di Mons. De Villa alla richiesta, avanzata già nel 1750 dal priore di allora, di poter conservare ed esporre nella cappella, durante la festa del 5 agosto, dopo la messa grande, il SS. Sacramento e di celebrare una novena in onore della Gran Madre di Dio. .

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