La chiesa di San Giacomo Maggiore del Carmine, edificata nel 1323, ampliata insieme al convento nel 1479 e nel 1500, fu ricostruita nel 1720 su progetto dell'architetto Domenico Trifogli. La facciata della chiesa con mattoni a vista si divide su due ordini scanditi da quattro doppie paraste. L'interno presenta un'unica navata e sei cappelle laterali con altari decorati con dipinti e sculture settecenteschi. Nella sagrestia sono arredi lignei realizzati dagli ebanisti imolesi Fausto Zamboni e Antonio Simoni, autori anche del coro in chiesa. Nel refettorio vecchio realizzato nel 1747 si trovano dipinti a tempera su muro con Paesaggi con scene bibliche dei pittori locali Alessandro Dalla Nave e Angelo Gottarelli. Al convento si accede per uno scalone monumentale con soffitto affrescato da Giuseppe Righini raffigurante un Angelo con scapolare. Nel vasto corridoio superiore è allestita una piccola pinacoteca. Nei locali del convento è ospitato il Museo dei burattini, marionette e teatrini.