Da "Chiese e modernità " Marco Borsotti - Solferino edizioni Nostra Signora della Misericordia 1956-1958 via Conciliazione,22/24 Baranzate Mangiarotti-Morassutti-Favini Un linguaggio essenziale riporta l'architettura alle sue origini tecnico-costruttive, al sistema trilitico: basamento, colonne, copertura. Il basamento isola la chiesa all'interno di un recinto murario dove si ammira la Via Crucis di Gino Cosentino, mentre l'aula è una scatola resa astratta, nel suo rigore geometrico essenziale, dalle pareti di vetro traslucido, dove la luce, vero materiale da costruzione, fa vibrare lo spazio di un candore diffuso. All'interno tutto dialoga armonicamente e senza accenni ornamentali, per lasciare spazio alla rilevanza estetizzante delle trami strutturali, definita da quattro colonne che sorreggono le due travi principali e le sei secondarie, ciascuna formata da trenta conci di calcestruzzo a forma di X, precompressi in opera. "Un edificio in cui la trasfigurazione inattesa dello spazio è concessa dal rigore assoluto della struttura. Un'architettura in cui la tecnica della costruzione viene assunta come fondamento" da G. Barazzetta, Milano '50: tecnica e architettura. Morassutti,Mangiarotti,Favini, in "Casabella" 721, LXVIII, aprile 2004
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