Dietro la facciata in marmo e travertino si apre una vasta chiesa ricca d’arte. L’attuale sistemazione esterna è opera di Federico Frigerio, noto progettista a Como del Tempio Voltiano. Gli affreschi della volta e della grande cupola, alta 23 metri, sono del pittore Carlo Ferrario, docente dell’Accademia di Brera e grande scenografo del Teatro alla Scala. A Lomazzo il Ferrario lavorò insieme a Roberto Fontana, pittore e incisore vicino agli ambienti della scapigliatura milanese. Le pareti della navata e del presbiterio furono affrescate dal più rinomato pittore torinese del primo ’900, Luigi Morgari, che eseguì il ciclo della vita di Cristo e della Vergine; gli ultimi affreschi del coro e le vetrate sono di Annibale Ticinese. All’ingresso della chiesa si conserva una grande tela contesa per i critici tra la scuola del Morazzone e del manierista veneto Paolo Veronese.