Edificio adibito a cappella battesimale fin dal 966, il complesso costituito da Oratorio e Convento appartenne ai benedettini. Il periodo più importante della sua storia parte nel 1506 quando il cardinale Pirro Gonzaga, figlio di Gianfrancesco ed Antonia del Balzo, donò il complesso monastico ai Girolamini. Il piccolo tempio, assieme all’attiguo convento venne utilizzato come pantheon dei Gonzaga. Dal 1704 al 1773 S.Pietro venne affidato ai Gesuiti di Mantova. Ora appartiene alla comunità di Belforte. Il campanile di stile romanico risalirebbe al rifacimento della chiesa nel secolo XI. L’interno si presenta spoglio e devastato dall’incuria senza più tracce di arredi. Rimangono, però, una loggetta rinascimentale e alcune lapidi sepolcrali di notevole interesse tra cui: la tomba di Antonia Del Balzo (sensibile e colta mecenate, ospitò nella sua corte i grandi nomi della cultura dell’epoca) e di nobili famiglie quali Pico della Mirandola. Nell’abside si trova un affresco cinquecentesco. Un tempo la chiesa conteneva la “Sacra Famiglia” di Teodoro Ghisi, ora nella chiesa di S. Maria in Castello a Viadana, in quanto donato nel secolo scorso al parroco di quella parrocchia, come ricompensa per aver sovrinteso ai lavori di restauro della parrocchiale di Belforte.