Questo grazioso luogo di culto fu donato, nel 1099, dai conti normanni di Montescaglioso. E' formata da un'aula unica absidata con due corti bracci laterali, sovrastata da una cupola. L'odierna facies è riconducibile ad un rifacimento databile alla seconda metà del secolo XVII, quando nella ricostruzione del portale d'ingresso sono riutilizzati elementi lapidei, capitelli e basi di colonne, provenienti da un edificio tardo medievale probabilmente anch'esso appartenuto all'abbazia.
La visita dell'Arcivescovo Saraceno del 1544 documenta la presenza nella chiesa tardomedievale di alcuni affreschi. Nei pressi della chiesa era collocata una delle porte urbiche della cinta medievale, difesa da una torre. Con la soppressione del monastero la cappella passa in jus patronato all'antica famiglia Salinari, che ha poi donato la chiesetta alla Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo. Il ritorno alla proprietà ecclesiastica ha così permesso il restauro della chiesa, completato negli anni 2008-09. Dal 26 Dicembre 2011, nella chiesa sono riprese le officiature religiose.
Nel centro storico di Montescaglioso e nelle immediate adiacenze esistono numerose chiese anticamente officiato dal clero secolare, cioè non appartenente ad alcune delle comunità monastiche insediate a Montescaglioso (Abbazia, S. Agostino, Cappuccini). Il clero secolare era molto numeroso e nel settecento è giunto a contare oltre 50 membri aggregati nel Capitolo di S. Pietro e Paolo, cioè la chiesa madre. Tale organismo comunitario sotto la guida dell' Arciprete, governava il clero locale e amministrava il vasto patrimonio della chiesa che permetteva al clero di sopravvivere. Tutte le chiese non monastiche, dipendevano dal Capitolo e da questo erano assegnate, con le rispettive rendite, ai vari membri tenuti ad officiarle e ad occuparsi della buona amministrazione delle proprietà annesse alle cappelle.