La chiesa di S. Stefano alla Murata sostituì l'omonima chiesa che sorgeva più a nord in località Finocchietto, distrutta dal terremoto nel 1781. Fu fatta erigere, come la Chiesa di S. Antonio, da Don Ulderico Matterozzi Brancaleoni e venne terminata nel 1790. In questa chiesa sono confluite tutte le opere d'arte che ornavano la chiesa più antica. L'elegante facciata in mattoni è impreziosita dal travertino bianco degli elementi architettonici, quali le cornici delle finestre e del timpano e il portale centrale, nella cui lunetta campeggia lo stemma dei Brancaleoni. L'interno ha forma ellissoidale, con sobria decorazione barocca. Sull’Altare di destra si ammira una delle opere più belle di Federico Fiore, detto "il Barocci" da Urbino (1535-1612) " Il riposo della sacra famiglia durante il rientro dalla fuga in Egitto".