La chiesa di Santa Maria Maggiore è una chiesa campestre situata presso il cimitero di Sala Monferrato.
Già presente in epoca medievale come antica cappella dedicata alla Madonna, appare citata in un documento del Trecento, il quale riporta in zona una "ecclesia sancte Marie de la Sala de Grafano". Originariamente era infatti chiesa parrocchiale dell'antico abitato di Graffagno, oggi scomparso.
La prima visita pastorale alla chiesa avvenne il 23 giugno 1572. Il documento redatto in quell'occasione parla dell' "ecclesia Sanctae Mariae de Grafagno, cura antiqua", segno che ormai le funzioni parrocchiali si tenevano nella chiesa dedicata a san Giovanni Battista entro le mura del castello di Sala. La chiesa di Graffagno diventava quindi la cappella del camposanto.
Altre notizie non si hanno fino al 1681, quando vi giunse in visita il vescovo Lelio Ardizzone. La chiesa di Graffagno è esaminata dal canonico Carlo Andrea Bersano, che vi ritrova "l'altare ornato di candelieri due ottone, croce d'ottone, una tovaglia con mantile, pallio, et una charta vecchia della Gloria, et in luoco d'icona vi è un piccolo muretto sopra il quale vi è una pittura con la Vergine e Bambino". Per la prima volta si parla dell'icona d'altare: di fattura secentesca e tutt'ora esistente, il prezioso affresco è l'unico manufatto quasi integro fra la desolazione generale.
La chiesa continuò ad essere utilizzata come cappella del cimitero per tutto il XVIII secolo. Indice ne è il sistema di cripte ancora esistente anche se fortemente danneggiato.
Le visite pastorali di fine Ottocento e della prima metà del Novecento testimoniano lo stato di graduale abbandono cui l'antica parrocchiale andò poco per volta incontro.
Fino agli anni '80 del Novecento vi si continuò a celebrare messa una volta l'anno, poi le condizioni di degrado non ne permisero oltre l'agibilità.
Attualmente la chiesa versa in uno stato di profondo abbandono e necessita di interventi di risanamento urgenti.
In particolare si registra il crollo del tetto - eccezion fatta dell'abside, il che ha permesso finora di conservare il prezioso affresco secentesco dell'altare - e il crollo della pavimentazione dovuto al collasso delle strutture di volta delle cripte.
A causa di una serie di ristrutturazioni susseguitesi nei vari secoli, la chiesa oggi si presenta austera, in uno stile neoclassico ottocentesco. Unico elemento di pregio è l'altare, messo però in pericolo dal probabile distacco di elementi architettonici dalle strutture portanti della volta.