Dedicata alla Vergine e di pertinenza dell’omonimo rione presso la porta sud della città, la chiesa di Santa Maria Maggiore, le cui vicende costruttive sono legate strettamente alla famiglia Vitelli.Sicuramente edificata già dal 1266 e di pertinenza di monasteri del territorio, nel Quattrocento fu completamente ricostruita da Niccolò Vitelli come ex voto per la vittoria riportata nella guerra civile che seguì il suo esilio e ritorno in patria dopo l’assedio pontificio del 1474. Infatti, nel 1482, il signore tifernate riuscì a espugnare la città in mano alle truppe al servizio del pontefice e, l’anno successivo, con la demolizione della rocca papale costruita a presidio della porta sud della città, i cui resti saranno riutilizzati come materiale costruttivo, comincia la nuova fabbrica che sarà conclusa nel primo decennio del Cinquecento dal figlio naturale di Niccolò, Giulio Vitelli, vescovo della città. A memoria delle antiche vicende, la chiesa conserva la suggestione dell’ampio vano a tre navate, gli stemmi lapidei dei committenti e un affresco votivo frammentario.