Edificata nel 1728 su disegno dell’architetto Ferdinando Bibiena, per l’omonima Confraternita, è un capolavoro in stile barocco, ricco di effetti “bibieneschi”. Si inserisce armoniosamente tra gli edifici circostanti con la sua pregevole facciata, comprendente il portico, un doppio ordine di lesene e un timpano ricurvo. Il campaniletto, visibile solo da Piazza Garibaldi, contiene tre piccole campane settecentesche in bronzo. All’interno, due altari e quattro coretti ornati di stucchi, opera di G. Battista Canepi da Lugano e un soffitto a volta aperto al centro da uno scenografico “trasparente”. Sopra l’ancona dell’altare maggiore, angeli di Domenico Piò. La volta era dipinta a motivi architettonici, opera del medicinese Domenico Grossi e di un artista della famiglia Bigari. Gli altari laterali conservano quadri originali, tra cui Lo sposalizio di Maria e Giuseppe, di Angelo Gottarelli. L’oratorio dei confratelli è oggi utilizzato dalle suore del Partenotrofio per la recita delle Ore.