La chiesetta di Santa Maria della Pietà è nata come antico eremitaggio attorno al 1170 per volontà del cardinale Alberto Morra, futuro Papa Gregorio VIII, per poi essere assurta a chiesa ad opera di don Michele Morra nel 1600 per consentire ai braccianti e ai mugnai di frequentare i sacramenti anche durante i periodi di intenso lavoro. A quegli anni risale il dipinto che nella chiesetta si conserva, raffigurante una struggente Maria che sorregge il corpo senza vita del figlio Gesù Cristo. La struttura conserva un piccolo affresco mariano sulla piccola porta della sacrestia e tre iscrizioni in marmo, due risalenti al 1693 e una al 1734. La “chiesetta”, il suono delle cui campane ha per anni scandito il tempo del lavoro della gente del quartiere, è stata da sempre punto di socializzazione oltre che di preghiera sebbene la sua apertura sia stata per lunghi anni sporadica e incostante. Con la venuta di un giovane Don Luigi Caturano, inviato nel luglio del 1962 da Monsignor Armando Rolla a dire messa alla Cappella della Pietà, la chiesetta ha iniziato ad ospitare anche attività dedicate ai più giovani e alle famiglie: una vera e propria scuola di formazione civica e di crescita spirituale che ha attirato a sé non solo gli abitanti del quartiere ma giovani da tutta la città e dalla provincia. Per anni la chiesa di Santa Maria della Pietà ha rappresentato l’unico centro di aggregazione e socializzazione del quartiere e ad essa sono legati i felici ricordi di almeno tre generazioni di beneventani