La chiesa è citata nella bolla di papa Pasquale II del 1115 chiamata “S. Maria in Furca” forse perché situata nella forca tra i monti.
Di questa prima costruzione rimangono solo la stanza di fondo ed il locale posteriore all’altare. Dai pochi frammenti che restano si può avanzare l’ipotesi che nel corso del XV sec. si iniziò la decorazione; al di sopra di uno zoccolo di cui rimangono labili tracce fu dipinta una prima fascia con le Storie della Vergine. Il racconto proseguiva con le tre storie superstiti e con altre scomparse; quindi dovevano proseguire le storie della vita di Cristo di cui rimane brandello della Crocefissione. Più tardi (metà del 1400) la decorazione della volta a crociera.
Il portale d’ingresso reca la data 1495, che forse indica il termine dei lavori di ampliamento. Il pronao fu costruito alla metà del XVI sec., forse in sostituzione dell’analoga struttura in legno, necessaria per proteggere le pitture della facciata. Il campanile presenta una copertura a piramide.