Edificio del XVI sec. che fu sede anche della Confraternita dei Battuti della comunità di Ceneda. A ridosso dell’edificio sorsero nei secoli i complessi ospedalieri che divennero poi sede delle Opere Pie. Degna di nota è la pala d’altare, olio su tela di Andrea Previtali (1514). rappresentante l’Annunciazione della beata Vergine. L’impostazione della scena è quella classica con l’angelo sulla sinistra, mentre la vergine timorosa sta leggendo un libro. Lo sfondo su cui si staglia la scena è un interno architettonico connotato da una grande bifora che inquadra un paesaggio pedemontano. Pare che Tiziano Vecellio , che qui transitava, ritenesse il dipinto del Giambellino.