La Chiesa di Santa Maria del Gradaro ha una storia ininterrotta di settecento anni, che la rende uno dei monumenti più complessi di Mantova. Costruita a partire dal 1256 è una delle chiese più antiche della città come dimostrano gli affreschi conservati nell'area absidiale. Nelle navate laterali conserva affreschi risalenti agli interventi Cinquecenteschi. A seguito delle soppressioni teresiane, a partire dal 1771 divenne magazzino militare. Durante la seconda guerra mondiale il complesso religioso fu adibito a campo di concentramento e campo profughi, da cui furono prelevati i soldati italiani poi fucilati alla Valletta dell’Aldriga. Dal 1952 fu affidato alle Oblate dei Poveri di Maria Immacolata che tutt’ora operano nell'annesso convento.