La chiesa di Santa Maria dei Derelitti è stata realizzata nel 1575 sull'area occupata sin dal 1528 da un ospedale che accoglieva poveri, malati, inabili, orfani di entrambi i sessi. Edificata su probabile idea di Andrea Palladio, la chiesa fu dotata della fantasiosa facciata da Baldassarre Longhena e si arrichì nel corso del '600 e '700 di pregevoli opere d'arte frutto della munificenza dei benefattori dell'ospedale, opere di G.B. Tiepolo, C. Loth, P. Liberi. L'Ospedaletto fu famoso per la tradizione musicale dei cori delle fanciulle orfane educate da valenti maestri: ne sono un tangibile ricordo l'organo di Pietro Nacchini e la Sala della Musica. Nota solitamente a pochi musicologi, che ne apprezzano la storia legata all'attività di famosi musicisti, la Sala fu affrescata da Jacopo Guarana, e da Agostino Mengozzi Colonna, estremi interpreti di quella tradizione pittorica che nel XVIII secolo aveva raggiunto il massimo fulgore grazie all'esempio tiepolesco.