In origine annessa al convento di Santa Maria degli Angioli dei Padri Riformati, la piccola chiesa quattrocentesca ad una sola navata divenne successivamente la cappella della neoclassica villa Amalia. Gli interventi di Pollack per costruire villa Amalia portarono alla demolizione delle quattro cappelle laterali lungo la parete destra. In corrispondenza dell'arco trionfale più vicino all'altare si trova un grande affresco che mostra una Crocefissione, realizzata da allievi della scuola di Bernardino Luini. La facciata fu ridipinta in stile neo-gotico nel corso dell'Ottocento.