CHIESA DI SANTA MARIA DE ALIMUNDO

SALERNO

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CHIESA DI SANTA MARIA DE ALIMUNDO
La chiesa di S.Maria de Alimundo è un'antica chiesa di Salerno, situata nel quartiere del Planum Montis, lungo la salita Intendenza Vecchia tra via Torquato Tasso e Largo Montone. Le prime notizie che abbiamo su questa chiesa ci provengono dal diploma del 992 relativo alla donazione, fatta al momento della fondazione della Chiesa, dei fratelli Guaimario, Maione, Adelmo, Mdelmo.. Il nome "de alimundo" deriva quasi sicuramente dalla corruzione del volgare "a lu monte", ossia "al monte", giacché è ubicata in una zona molto erta, in cima ad una scalinata. Nel 954, anno della traslazione delle spoglie di S.Matteo è presente nel Sinodo Colonna tra le chiese incaricate di recare in processione ogni 6 maggio i "columbri" nel Duomo. Nel 1812 venne soppressa come parrocchia e quindi adibita a sezione delle Scuole Elementari, in seguito venne destinata ad altri usi da carattere pubblico e privato. Nella prima metà del XIX secolo subì un intervento di restauro per volontà dell'arcivescovo Fortunato Pinto. Dopo qualche secolo ancora, la chiesa cadde completamente abbandonata all'inizio del '900, e venne riadattata dapprima a civile abitazione, poi a scuola ed infine a deposito di "roba vecchia". Attualmente (2013) è in stato di abbandono, con il tetto in parte semi diroccato. Tutti gli arredi sacri andarono trafugati o dispersi. Questa chiesa è da ricordare, giacché, secondo lo storico salernitano Matteo Fiore, in essa sarebbe stato sepolto Masuccio Salernitano, grande scrittore quattrocentesco autore del Novellino. La tomba sarebbe posta al centro del pavimento in un loculo chiuso da mattoni e privo di iscrizioni: ma adeguati lavori di perizia non sono mai stati fatti. Sicuramente la chiesa doveva essere in stile romanico, non si sa se già a navata unica com'è adesso. Tra il XII e il XVIII secolo fu soggetta, come quasi tutti i monumenti religiosi della città, a svariate modifiche; l'ultimo accurato restauro le fece assumere un interiore aspetto barocco. La facciata, ostruita da costruzioni del XVI secolo presenta un portale riquadrato da un motivo decorativo a bastoni e rosette che incornicia la porta in legno su cui si scorgono le tracce evidenti di un trittico. Sulla destra vi è una nicchia ad arco acuto con cornice in stucco ed in alto una fascia di archi intrecciati, su cui si scorgono tracce di intonaco rosso e azzurro. Finestre ed occhioni sono le uniche aperture della facciata e delle pareti laterali. Il prospetto nord è sovrastato da un piccolo campanile a volute.
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