Le notizie sull'origine sono frammentarie ed imprecise. Forse fu costruita tra il 1156 e 1160. Nel corso dei secoli fu soggetta a ripetute opere di consolidamento e ristrutturazione, che ne devono aver alterato la pianta, a giudicare dalla posizione, troppo bassa e decentrata, degli affreschi superstiti. Le pitture, una sorta di trittico con vergine e santi, sono coeve all'antico campanile e presuppongono origini ben più lontane di quanto appare. Tra gli arredi si conservano in tabernacolo da parete in marmo e due acquasantiere in pietra, scolpite a forma di giglio, sorrette da colonnine (una con l'arma dei colonnaesi). L'organo settecentesco proviene dalla chiesa di S. Salome in Veroli, dono dell'abate Biondi.
L'altare di S. Giorgio risulta di giuspatronato della famiglia Colonna. Dalle fonti apprendiamo dell'esistenza in antico di un altare dedicato a S. Francesco al quale era unita una Societas Sacri Cinguli, detta del Cordone, forse traslata da S. Nicola.