Già intitolata ai Santi Vito e Modesto edificata intorno al X secolo, ha ancora un arco romanico e il portale gotico che ne tradiscono le origini. Situata su una collina nei pressi di Laviano è proprio di fronte alla casa della Santa, si dice infatti che la piccola Margherita pregasse lì e da lì partì per recarsi a Cortona e iniziare la sua vita di penitenza. La struttura è ad aula rettangolare con presbiterio rialzato di un gradino. Due porticine sulla parete di fondo consentono l’accesso alla sacrestia (conservata come in origine). Negli altari laterali due tele del 1700 realizzate dal pittore locale Anton Maria Garbi. A fianco della porta, un’urna cineraria etrusca serve da acquasantiera e, lì accanto, un’urna in legno che contiene una riproduzione del corpo di Santa Margherita, opera delle monache di Lucca, databile verso la fine del ‘700.
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