CHIESA DI SANTA CROCE E SOS MISTERIOS

BOSA, ORISTANO

Condividi
CHIESA DI SANTA CROCE E SOS MISTERIOS

La chiesa di S. Croce, originariamente un oratorio dedicato alla SS. Trinità, fu edificata prima del 1580 all'interno delle antiche mura di Bosa. Nel XVII secolo, accanto a essa sorgeva l’ospedale della Misericordia, gestito dal 1644 dai Fratelli di S. Giovanni di Dio, che nell’agosto del 1648 ricevettero anche la chiesa dal Vescovo Gaspare Littago. L'edificio ha subito numerose ristrutturazioni, con una ricostruzione dell’aula avvenuta nel Settecento, mantenendo il progetto originale di un’unica navata, affiancata da cinque cappelle. La volta a botte è sostenuta da pilastri con capitelli compositi in stucco, mentre il presbiterio, di forma quadrata, è sormontato da una cupola, caratterizzata da triangoli sferici che collegano il vano alla cupola, tipici dello stile barocco. Questi interventi sono stati eseguiti da artigiani esperti, che hanno saputo armonizzare il barocco con il neoclassicismo. Le opere pittoriche, realizzate intorno al 1880, decorano l’abside con la Veronica e S. Elena dipinte in monocromia, e nel catino il Cristo risorto, che emerge dal sepolcro aperto dall’angelo, circondato dai tre soldati spaventati, mentre la cupola celebra la gloria della Croce. L’importante ciclo pittorico è di Emilio Scherer, nato a Parma nel 1845, che dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti e il periodo di formazione a Napoli, arriva in Sardegna tra il 1873 e il 1875, ottenendo a Cuglieri l’incarico di realizzare dei quadri per la Basilica di Santa Maria della Neve. Tra il 1879 e il 1887 ebbe diversi soggiorni importanti per la sua crescita artistica a Tunisi e al suo ritorno a Bosa gli vennero affidate varie opere per la Basilica di Cuglieri, per la chiesa di San Giorgio di Tresnuraghes, per la chiesa di Santa Maria del Mare di Bosa Marina e completò le decorazioni della Cattedrale di Bosa. Grazie alla sua permanenza in Africa e ai suoi lavori, l’artista iniziò a godere di grande considerazione presso la popolazione bosana che gli affidò la decorazione di numerosi palazzi del centro storico come il palazzo Sechi nel 1904, spegnendosi a Bosa nel 1924. Il portale d’ingresso della chiesa di S. Croce, in stile barocco con un timpano curvilineo, presenta una raffinata elaborazione locale. La facciata termina con una cuspide, accentuata da linee concave. La chiesa tradizionalmente custodisce anche le imponenti statue lignee de Sos Misterios di origine spagnola, utilizzate per i riti della Via Crucis, accompagnati, secondo la tradizione bosana, dai canti a tragiu del Coro di Bosa, durante la Settimana Santa. Attualmente, data la chiusura della chiesa di S Croce, le statue sono custodite nella chiesa del Carmine.

Campagne in corso in questo luogo
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te