CHIESA DI SANTA CHIARA VERGINE

Già nel 1332, nella zona nord della città murata, dove sorgeva la Rocchetta e dove attraccavano le imbarcazioni che si muovevano nella palude del Moso, esisteva un piccolo convento delle monache Umiliate. Ad esse, nel 1449, subentrarono le Clarisse che in seguito costruirono la chiesa di Santa Chiara e un nuovo convento, modificati e ampliati nel corso dei secoli, sino alla soppressione definitiva, decretata da Napoleone nel 1810. La chiesa, il piccolo chiostro adiacente e alcuni ambienti dell'Opera pia "Oratorio San Luigi" restano oggi a testimonianza dell'antico complesso conventuale di Santa Chiara. Punto focale dell’interesse della chiesa sono gli stucchi che, all’interno, si sviluppano in una splendida decorazione, eccezionale per il territorio cremasco. La datazione dell’attuale facciata e della sontuosa decorazione interna, pur assegnata con lo scarto di qualche decennio dai diversi studiosi, può essere compresa tra il tardo XVII e gli inizi del XVIII secolo.