Nel cuore medievale del comune di Almenno San Bartolomeo, sorgono la Chiesa ed il Convento di Santa Caterina di Tremozia. La centralità del complesso sacro all'interno dell'anticoabitato del comune di Almenno San Bartolomeo si riverbera sulla posizione di spicco che lo stesso ebbe nella storia della devozione religiosa di questi luoghi. Furono infatti tre giovani del paese - Maria Gavazzeni, Cristina Manglini e Angelina Gavazzeni, che nel 1512 decisero di dedicare la loro vita alla ricerca spirituale, abbandonando i beni terreni. Unendosi ad altre giovani, a seguito della pestilenza del 1513 che provocò la morte di Angelina, Maria e Cristina fondarono il Convento di Santa Caterina, abbracciando la Regola Benedettina e dandosi i nomi di Suor Caterina e Suor Monica. Ben presto il piccolo Ordine si dedicò alla costruzione della Chiesa, ricavata nel 1515 dall'edificioche il padre di Suor Caterina aveva donato per garantire la vita comune delle Suore. Per circa quarant'anni,fino al 1555, quando il Convento venne abbandonato definitivamente, la breve ma intensa vita dell'Ordine si legò a quella del comune di Almenno San Bartolomeo. Nemmeno dopo l'estinzione dell'Ordine, tuttavia, l'edificio in cui questo risiedeva divenne meno importante per gli almennesi, che dopo il 1617 edificarono un piccolo presbiterio nella Chiesa. A riprova dell'importanza storica che la Chiesa ed il Convento di Santa Caterina di Tremozia ebbero nella storia del Comune di Almenno San Bartolomeo, non stupisce notare come l'edificio che accoglie queste due strutture sia inglobato perfettamente nel tessuto urbano del paese, presentandosi all'esterno in maniera quasi indistinguibile dalle abitazioni circostanti. Dalla strada, infatti, l'unico indizio che prova la destinazione sacrale del luogo è una porta con tre gradini, sormontata da un architrave poggiante su due mensole e con soprastante lunetta. All'interno della Chiesa, tuttavia, l'insospettabile sobrietà degli esterni lascia spazio alla colorata vivacità degli affreschi. Le abili mani di diversi artisti anonimi raccontano, sull'arco del presbiterio, gli episodi della Crocifissione, della Deposizione dalla Croce e delle mistiche nozze di Santa Caterina. Sulla parete destra, invece, vengono rappresentate la narrazione della vita di Santa Caterina d'Alessandria e le figure di Santa Monica e San Nicola. Sopra le raffigurazioni di questi due santi, si trovano gli affreschi che raffigurano San Francesco d'Assisi, di un periodo successivo a quello della costruzione della Chiesa.
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