Ex chiesa di S. Ilario, Ascoli Piceno
Collocato in un luogo simbolo della religiosità ascolana, nel medioevo e fino al 1569 il complesso di S. Ilario fu utilizzato dai monaci camaldolesi di Fonte Avellana che conducevano una vita eremitica nelle vicine grotte che accoglievano le catacombe ascolane. Da qui, a metà sec. XI, furono trasferite in Duomo le ossa del patrono S. Emidio. I monaci davano anche ospitalità a pellegrini e viandanti che giungevano ad Ascoli. Nel 1872, dopo la confisca dei beni ecclesiastici da parte dello Stato italiano, la chiesa di S. Ilario fu venduta a privati e trasformata in casa colonica. Nel 1998, fu acquisita e restaurata dal Comune che la diede in gestione all’associazione “S. Emidio nel mondo”, allo scopo di valorizzare lo storico e suggestivo complesso di S. Ilario/S. Emidio alle Grotte. Il riuso funzionale dell’edificio ora è completato con la realizzazione del nuovo Emygdius Museum.