La confraternita di S. Antonio Abate, di cui San Paolo ne fu priore per alcuni anni, è l'unica allo stato delle
ricerche ad aver posseduto due chiese contemporaneamente. Nella visita pastorale del 1584 viene trascritto
sia l'oratorio di S. Antonio nel paese, che una chiesa fuori dalle mura dell'abitato. Attualmente sulla via per
Castelspina, sul fianco di una casa bianca, si può ancora vedere un dipinto murale raffigurante S. Antonio
Abate con croce e campanella, in ricordo della vecchia chiesa. Nel 1699 l'oratorio in paese viene ricostruito:
il risultato della ricostruzione è quanto vediamo oggi, con piccole modifiche come la nicchia esterna sul
fianco sinistro ed abbellimenti come la zoccolatura di facciata in mattoni. Nella chiesa si conserva ancora il
crocefisso processionale che San Paolo portava per le vie del paese. A pochi metri di distanza dalla chiesa,
lungo via Garibaldi si trova ancora la casa paterna del Santo.