La chiesa annessa al convento dei padri Riformati di San Francesco d’Assisi furono costruiti nel 1609 grazie all’allora feudatario Annibale Sersale. La Chiesa conventuale era costituita da una navata centrale e con un cappellone a mano destra ( cappella gentilizia di casa Sersale) Il convento fu soppresso da un decreto di Gioacchino Murat (10 gennaio 1811) e riaperto l’anno seguente. Nel 1866 con le soppressione degli ordini religiosi, il compendio conventuale passo allo Stato per poi essere ceduto nel 1867 al Comune di Cerisano. Il podestà Monterossi nel 1929, il Sindaco Alfredo Caputo nel 1949 e il Sindaco Martire nel 1962, sottoscrivevano l'atto di retrocessione all'ordine monastico dei Frati Minori di Calabria e Basilicata.
La facciata della chiesa, ristrutturata nel 1949, un tempo aveva un porticato dal quale si accedeva al chiostro.
L’altare centrale è in stucchi policromi. Tra le opere presenti: una statua lignea dell’Immacolata (XVIII secolo); un crocifisso ligneo del XVII secolo; una serie di oli su tela di cui due attribuiti a Cristoforo Santanna.
Fonte: pubblicazione "il seicentesco convento dei padri riformati di cerisano" Virginia Todaro