Fino al X secolo Pievedizio fu il centro primitivo del pievato Azzano-Mairano-Capriano e atti di grande rilievo documentano la presenza del monachesimo di Cluny, che probabilmente provvide alla bonifica del territorio; la piccola comunità ecclesiale, raccolta intorno a S. Maria del Guto, poi a S. Antonio Abate, lungo i secoli ha assunto connotazioni civili ed amministrative sempre più precise. L'attuale chiesa parrocchiale fu ricostruita nell'Anno Santo del 1933 ed arricchita da un organo Pedrini, nonché decorata da preziosi affreschi dall'artista Vittorio Trainini, tra i quali risalta l'Assunzione di Maria al cielo, che ricopre la volta di tutta la navata centrale.