Don Giovanni Battista Pedrazzi, canonico della Prepositura di Villa Pasquali, commissionò nel 1765 al celebre architetto Antonio Luigi Galli Bibiena la progettazione, l’edificazione e la decorazione di un vasto edificio basilicale.
La Chiesa monumentale, con le sue ardite architetture, è un autentico capolavoro barocco. Unica al mondo per la vastità delle sue volte traforate nella muratura della cupola e delle absidi, prodigio di architettura.
Entrando in chiesa si ha l’impressione di una particolarissima spazialità; la navata infatti, ampia e poco profonda, pare fungere da vestibolo al vano sul quale si imposta la cupola, assecondato dai transetti e dal presbiterio, coronato da un’abside semicircolare.
La raffinatezza architettonica e decorativa della doppia volta traforata viene significativamente accentuata dall’illuminazione, rigorosamente naturale, dovuta a finestre opportunamente celate alla vista, creando effetti scenografici e illuminotecnici di grande suggestione.
Chiesa di S. Antonio Abate in Villa Pasquali
La luce invade le superfici colpendole in modo differenziato, e cade e si spande dalla lanterna spiovendo sulla volta della cupola centrale, lasciando nel contempo in ombra la volta inferiore, creando giochi di luce di straordinaria intensità e fascino.
La Chiesa fu terminata nel 1784, a soli diciannove anni dalla posa della prima pietra. Da allora l’edificio è rimasto sostanzialmente integro.
Una curiosità: un crollo avvenuto durante la costruzione delle due torri (campanili) ai lati della chiesa, determinò la soppressione di una di esse, in quanto i fondi a disposizione non furono sufficienti alla realizzazione inizialmente prevista.