La Chiesa di Sant'Angelo a Nilo si trova nel cuore della Napoli greco-romana nella piazzetta dedicata al dio Nilo
Meglio conosciuta come cappella Brancaccio, perché fondata nel 1385 dal cardinale Rinaldo Brancaccio per la propria famiglia. Presenta due portali, il portale principale, su piazzetta Nilo, presenta angeli nell’architrave mentre quello laterale, su via Mezzocannone, è opera della seconda metà del XV sec.
All’interno ha un arredo marmoreo sei-settecentesco ed un sontuoso organo tardo-barocco. Nella cappella a destra c’è una cancellata settecentesca in ottone e ferro battuto, S. Candida juniore di Carlo Sellitto. A destra dell’altare maggiore, sepolcro del cardinale Rinaldo Brancaccio, opera di Donatello, eseguita a Pisa nel 1426-28 e inviata a Napoli via mare.
Lo stiacciato del bassorilievo con l’Assunzione è la sola parte certamente ascrivibile a Donatello. All’altare maggiore S. Michele di Marco Pino, a sinistra il barocco sepolcro dei cardinali Francesco e Stefano Brancaccio di Bartolomeo e Pietro Ghetti. In sagrestia armadi e porta intarsiata del tardo secolo XV.
Infine, una porticina sul lato destro immette nel luminoso e raccolto cortile di palazzo Brancaccio in cui i Brancaccio fondarono nel 1690 la prima biblioteca napoletana aperta al pubblico.