La chiesa è posta in località isolata rispetto all’abitato di Qualino, in prossimità del campo santo. Presenta un'unica navata, con addossati a nord alcuni locali di servizio, la sacrestia, l’abitazione storica del parroco e il campanile, quest’ultimo sul lato ovest.
La facciata della chiesa si presenta caratterizzata da tre registri, il primo dei quali è dotato di un portico rinascimentale di pianta quadrata, sostenuto da due colonne scanalate in arenaria: tale struttura protegge un portale seicentesco in marmo nero con svecchiature policrome, che incornicia a sua volta un portale in legno con pannelli finemente intagliati.
Il secondo registro, separato dagli altri due da un cornicione, è caratterizzato da quattro lesene modanate, da una grande finestra centrale rettangolare dotata di cornice intonacata affiancata da due modanature di decorazione leggermente in rilievo; il terzo, a coronamento della facciata, si presenta con una forma sinuosa accentuata verso il centro, tipica dell’architettura barocca, riprendendo le lesene del registro sottostante e con la dedicazione racchiusa da una decorazione in rilievo.
All’interno l’aula presenta una volta a botte, affrescata nel sei-settecento con episodi della vita di S. Ambrogio, ed è dotata di aperture per le finestre solo sul lato est.
Sulla parete destra dell’aula rimane intatta una Madonna col Bambino, residuo affrescato della fine del quattrocento.
Il presbiterio, delimitato dall’arco santo, ribassato rispetto alla volta dell’aula, e da alcuni gradini in marmo nero coronati da balaustre in legno, è dotato di cantorie ai lati per il coro e l’organo del Serassi, mentre al centro campeggia la grande tribuna absidale dell’altare maggiore, in legno intarsiato e dorato, a forma di tempietto a due ordini, con edicola e cupoletta del seicento. La sovrasta un’ancona di bottega Fantoniana (1736) che fa da cornice alla pala della Madonna in gloria con i santi Ambrogio, Antonio abate, Giorgio e Bartolomeo di ignoto della stessa epoca.