Descrizione - L'esigenza di recuperare questi immobili nasce da molteplici motivazioni. Innanzi tutto la chiesa di S.Vittore e 40 Martiri è un simbolo perchè all'epoca della sua costruzione (1928) non esisteva neppure il viale Lucania e tutt'intorno erano prati: qui è nata la comunità locale. Trent'anni dopo è stata costruita una nuova chiesa più grande a causa del forte aumento demografico e la vecchia ha assunto il ruolo di aiuto ai poveri: dal 1956 infatti il gruppo caritativo ne ha fatto il luogo di distribuzione di viveri, vestiario e colazione tutti i sabati del mese. Tuttavia le pessime condizioni manutentive in cui versa lo hanno reso un edificio pericoloso e inutilizzabile. Infine questa chiesa è un bene molto prezioso in quanto per posizione e dimensioni si presta benissimo ad un riuso a sostegno della comunità locale.
Attualmente si sta già intervenendo per mettere in sicurezza l'involucro esterno dei fabbricati per evitare la caduta di materiali in distacco e per interrompere il processo di degrado, con opere che nello specifico prevedono per la chiesa di S.Vittore e 40 Martiri al mapp.A e il volume ex-sacrestia al mapp.75 il restauro delle facciate in pessimo stato conservativo e talvolta pericolanti, il ripristino/sostituzione dei serramenti non più funzionanti, la verifica e messa in sicurezza delle strutture della copertura che non è stato possibile indagare preliminarmente, la verifica e messa in sicurezza della volta interna che presenta cavillature e fessurazioni all'intradosso, la ricorsa del manto di copertura che presenta parecchie falle; per il volume al mapp.15, adiacente alla facciata Nord della chiesa, l'intervento prevede modifiche esterne e interne con creazione di vespaio aerato, riordino della facciata fatiscente e abbassamento della copertura, oltre al totale rifacimento della pavimentazione del cortile.
Obiettivi - L'obiettivo che si vuole perseguire con questi nuovi lotti di intervento futuri per cui chiediamo aiuto è quello di rendere agibili e decorosi tutti gli spazi interni e dotandoli di nuovi servizi e impianti che ne permettano il pieno utilizzo per attività oratoriali e iniziative a scopo sociale per la comunità locale.
Strategia - L’opera complessiva è suddivisa in molteplici lotti di intervento che si susseguono in ordine di priorità a partire dal più indispensabile. Nello specifico l’intenzione è quella di restaurare la fascia bassa delle pareti interne che nel tempo ha subito svariati rimaneggiamenti e che oggi presenta un alto grado di deterioramento; di risanare le pavimentazioni miste in seminato, palladiana e pietra; di restaurare balconata, la bussola d’ingresso e il portone; di ripristinare gli spazi interni della ex-sacrestia, al piano rialzato e al primo per poterli utilizzare come locali accessori e di servizio, compreso l’adeguamento normativo necessario per la centrale termica sottostante; di ampliare in esterno il servizio igienico attuale ottenendone tre nuovi compreso quello per i diversamente abili; di sostituire gli impianti di riscaldamento e di illuminazione con nuove tecnologie più efficienti e soluzioni esteticamente compatibili. In ultima analisi, in quanto attualmente non urgenti e fondamentali, verranno prese in considerazione le opere di restauro degli affreschi, cornici-capitelli-doccioni e altre parti di modellato in gesso/cemento decorativo, di restauro dei manufatti interni quali altare e organo, pertanto il percorso sarà lungo e impegnativo.
Risultati attesi - Il risultato che si intende ottenere è il recupero di una chiesa fortemente simbolica per la comunità locale in quanto primo edificio realizzato nella zona nel 1928, e ripristino del suo utilizzo per scopi sociali legati all'attività oratoriale e per nuovi progetti di inclusione sociale e lavorativa di persone OVER60 e NEET mediante il passaggio di competenze trasversali e professionali tra diverse generazioni.