La parrocchiale, dedicata a San Teonisto e Compagni Martiri, si trova discostata dall’abitato, sorgendo ad est di quest’ultimo. Ha origini antichissime, essendo una delle prime cappelle dipendenti dal monastero di Mogliano (è citata già nel 1077).
La chiesa è stata profondamente restaurata tra l’Otto e il Novecento. Dell’edificio originale rimangono un fregio gotico lungo le pareti laterali, tracce di una finestra e i resti di un grande affresco sulla parete esterna meridionale, che raffigura san Cristoforo, protettore dei viandanti.
L’affresco del soffitto (il Martirio di san Teonisto) fu realizzato nel XIX secolo da Gian Battista Carrer. Dello stesso autore sono i tre dipinti del presbiterio: l’Adorazione dei pastori sulla parete destra, la Resurrezione a sinistra e la Fede sul soffitto.
La pala dell’altare maggiore (la Vergine in gloria ed i santi Teonisto, Tabra e Tabrata), in passato attribuita a Palma il Giovane, è oggi ritenuta opera di Bartolomeo Orioli.
L’altare subito a destra del presbiterio è dedicato a San Liberale e conserva una pala (Redentor Mundi) attribuita a Giacomo Lauro. Altre due dipinti si trovano sugli altari laterali: una Vergine del Rosario tra san Domenico e santa Caterina, forse di Pietro Vecchia, e una Presentazione di Gesù al tempio, di autore ignoto.
La facciata, progettata da Alvise Motta, è del 1903 e anche il campanile è recente, avendo sostituito l’originale nel 1848.
Come era usanza in passato, lo spazio attorno alla chiesa era adibito a cimitero. Restano ancora alcune lapidi, dei quali merita un cenno quella di Anna Troilo, morta il 18 dicembre del 1856 e madre di 29 figli, tra i quali il parroco di Campocroce don Marco Massaggia.