CHIESA DI SAN SILVANO MARTIRE

SOZZAGO, NOVARA

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CHIESA DI SAN SILVANO MARTIRE

La Chiesa Parrocchiale di Sozzago sorge in una località di origine romana come attestano i numerosi oggetti, tra cui monete, rinvenuti tra il Milleottocento e Millenovecento nelle proprietà terriere della famiglia Rognoni e conservati attualmente presso il museo di Novara. I primi riscontri si trovano nel documento dell’anno 840 del Vescovo Adalgiso che, tra l’altro, dona vari beni alla chiesa maggiore e alla chiesa di Sozzago. La pergamena senz’altro più importante per la storia della parrocchia di Sozzago, conservata nell’Archivio di Stato di Novara, è da collocare nell’anno 881, in cui Ernusto, vescovo di Novara, nell’interesse della basilica di San Paolo in vico Saciago (Sozzago), permuta alcuni beni con Giovanni di Sozzago. Di straordinaria importanza sono le due Bolle papali di Innocenzo II del 1133, ottenute dal vescovo di Novara Litifredo, in cui gli vengono determinati tutti i diritti della chiesa novarese di quel tempo, compresi i territori di Sozzago:“...Decimam Sociaci et mansos quos ibi habetis ...”, le decime di Sozzago e i mansi che qui possiede.La chiesa è dedicata al santo martire Silano (Silvano), che viene per la prima volta menzionato in un documento del 1165. Dalle testimonianze scritte rinvenute negli archivi storici, con l’importante visita pastorale del Vescovo Bascapè nel 1594 risulta che la chiesa era composta da una navata maggiore ed una minore rivolta a nord, chiuse da absidi semicircolari affrescate. Nella parte sud dell’edificio sorgeva la sacrestia, mentre il campanile era inglobato nella piccola navata di facciata.È grazie alla spinta del Vescovo Bascapè che a Sozzago si muove la popolazione per la riedificazione di una nuova chiesa, “Poiché questa non è capace per tutte le persone della parrocchia, ed è di forma sproporzionata. Si constata che i muri sono piuttosto fragili, e si pensa di edificarne una seconda, nello stesso luogo, più grande e ad arte.”Solo con l’inizio del XVIII secolo si riuscì ad avere almeno parzialmente l’edificio immaginato dal Bascapè. Dell’antico edificio romanico si può ammirare parte dell’antica muratura, posta sul lato nord, conapertura a monofora. Nella prima metà del XIX secolo avvenne ilpassaggio dalla Diocesi di Novara a quella di Vigevano, condizione che si è mantenuta fino alla metà del 2016, con il ritorno alla Diocesi di Novara.Per giungere alla disposizione Mappa teresiana 1723planimetrica attuale è necessario attendere fino alla fine del XIX secolo, quando con il Teologo Gerolamo Avanza viene costruito l’altare del S. Cuore.La facciata neoromanica con il campanile è frutto di un lavoro di ristrutturazione degli anni ’60 del XX secolo, in cui vennero rivestite con mattoni pieni la facciata e il campanile barocco.

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