La chiesa di S. Salvatore è fatta risalire da alcuni studiosi al 313.
Questa tesi sarebbe stata avvalorata dal ritrovamento di molte monete di quell'epoca nelle fondamenta di alcuni edifici circostanti. E' attestata nella Bolla di Papa Alessandro III.
Fu parrocchia dal 1573 al 1921, data il cui titolo passò alla chiesa di S. Antonio. Dopo essere stata abbandonata e più volte saccheggiata, oggi conserva ancora la bussola, la cantoria e l'altare centrale in marmo policrono, realizzato da Aniello Gentile. Altre opere di scuola napoletana, provenienti da S. Salvatore, sono attualmente custodite in diverse chiese locali. Nei pressi, forse proprio addossata alla chiesa, Monsignor Antonio Porzio, fece costruire, nella seconda metà del XVI sec., una Casa Santa , ricovero per fanciulle provenienti da ambienti poveri e degradati.
Queste godevano di ospitalità nella oprospettiva di una sistemazione definitiva: la vita monastica o il matrimonio.