CHIESA DI SAN SALVATORE

BARZANÒ, LECCO

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CHIESA DI SAN SALVATORE
La canonica di San Salvatore è un luogo di culto di Barzanò, in provincia di Lecco e arcidiocesi di Milano inserita nel Decanato di Missaglia. La chiesa, sebbene la sua storia sia documentata da poche fonti cartacee e abbia avuto molti rimaneggiamenti durante i secoli, è una delle rare testimonianze dell'architettura romanica presente in Brianza. Il territorio di Barzanò è posto dove vi era l'antica pieve di Missaglia e centrale della Brianza tra le provincie di Lecco, Como e Monza. La chiesa ha una storia molto antica. Pare che un certo Novellinano Pandaro nel 381, quando fu imposto sul territorio milanese l'obbligo da Teodosio durante l'impero Gioviano di chiudere antichi luoghi di culto pagani, si spostò rifugiandosi in località limitrofa nel Pago di Barzanova, per poter continuare a edificare templi e sacelli dedicati agli antichi dei e a Giove Summano forse per adempiere a una promessa. Proprio questa conformazione solita permise all'edificio di resistere ai tempi diventando nell'VIII secolo una chiesa cristiana. La sua costruzione si sviluppò almeno in tre fasi differenti. La cappella originaria aveva un'unica campata senza cupola completa di abside quadrata posta sulla cripta, conformazione tipica dell'alto medioevo. Successivamente fu addossata alla prima campata una seconda, e solo successivamente fu posta la cupola emisferica su trombe e le quattro arcate a tutto sesto, poste poggianti sui muri perimetrali lasciando aperte le monofore a meridione dell'edificio. La chiesa, così come il castello castrense che vi era in prossimità, è sicuramente in alcune sue parti, in particolare l'ingresso principale, d'epoca longobarda. Il castello fu però distrutto nel 1222. Anche l'intitolazione della chiesa a Cristo Salvatore confermerebbe l'ipotesi longobarda. La collinetta posta a financo della chiesa potrebbe essersi formata con i resti del maniero. La facciata e la torre risalgono al 1231. e le ricostruzioni successive risalenti al 1611 furono imposte dall'arcivescovo di Milano san Carlo Borromeo dopo aver avuto la relazione della visita del padre gesuita Leronetto Clavone risalente al 1567 che ordinava la ricostruzione della torre campanaria che era ceduta nel 1550. L'edificio si presentava in degrado e fu oggetto di restauro nel XXI secolo durato un decennio con la riapertura alle visite nel 2010. Durante i lavori fu rinvenuto l'affresco posto sulla facciata con la Madonna tra due angeli con decori di viti e melograni antica simbologia cristiana.
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