La prima notizia relativa alla chiesa del SS. Salvatore, da tutti oggi chiamata di San Salvatore, è contenuta nella Bolla papale del 1183 che collocava l’edificio all’interno delle mura del castello. Si trattava di una chiesetta di dimensioni limitate. Intorno al 1300 venne edificata la nuova chiesa nel luogo dove sorge ora. Durante il terremoto del 1706, SS Salvatore fu quasi rasa al suolo e venne completamente riedificata su tre navate, in circa 30 anni come è riportato nell’iscrizione posta sulla facciata. Un tempo la chiesa del SS. Salvatore veniva annoverata per i suoi capolavori artistici, come il prezioso incensiere in argento, opera degli orafi di scuola sulmonese, realizzato nel XV secolo e scomparso dopo la Seconda guerra mondiale. Oggi meritano attenzione il Battistero quattrocentesco, posto all’inizio della navata sinistra, l’ambone in legno e le tele poste sugli altari laterali.