Quella di San Rocco è l’unica chiesa confraternale veneziana pensata anche come sacrario del proprio santo titolare. Il corpo di San Rocco, conservato nell’altar maggiore, fin dal suo trasferimento a Venezia nel 1485 è meta incessante di pellegrinaggi, grazie al suo potere taumaturgico di protezione dalla peste. Quasi contemporaneamente con la costruzione della prima sede della confraternita, nel 1489 il proto Pietro Bon impostò la chiesa che però è stata profondamente trasformata nel corso dei secoli. L'interno della chiesa quale si presenta oggi è frutto dei vari rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli. Ma, nonostante le profonde manomissioni subite, risulta subito evidente come il suo fulcro devozionale e artistico sia costituito dal presbiterio, dominato dal monumentale altare maggiore, in cui dal 1520 riposa il corpo di san Rocco, incorniciato dagli affreschi del Pordenone, mentre sulle pareti laterali giganteggiano i teleri di Jacopo Tintoretto.