La chiesetta di San Pancrazio, ormai ridotta a poco più di un rudere, si trova lungo la mulattiera che da Perinaldo va ai termini di San Romolo, in una posizione strategica di avvistamento tra nord e sud.
Ha origine molto antica, molto probabilmente a seguito della trasformazione di un'area di culto pagana: lo testimonia la presenza di un menhir
e di un altare sacrificale con 2 coppelle e 2 vaschette utili per depositarvi il sangue e le carni degli animali sacrificati, nel bosco adiacente.
Nei registri della chiesa parrocchiale vi sono documenti settecenteschi che riguardano una "Confraternita di San Pancrazio" e chefarebbero riferimento appunto ad una Conflaria del cinquecento che cita appunto questo Santo.
Particolare interessante è che sotto la chiesa, verso la vallata ed in direzione del monte Caggio si possono osservare i resti di un Lebbrosario.
Fino agli anni sessanta del secolo scorso, ogni anno vi si celebrava una Santa Messa in suffragio di quei poveri lebbrosi che ivi avevano trovato la fine della loro esistenza.
Accanto alla chiesa, dal lato nord sono ancora visibili i ruderi di una vecchia sacrestia.
La chiesa venne sconsacrata nel 1962.
Attualmente è un crocevia della ricca sentieristica del paese di Perinaldo