La Chiesa di San Nicola sorge nella parte alta di Rivello, precisamente sulla collina denominata Motta dove si insediò il primo nucleo dei Longobardi. Essa è dedicata al patrono di Rivello San Nicola di Bari ed è stata edificata nel IX secolo, si trova lì dove un tempo sorgeva la cappella dei Principi Pinelli di Belmonte.
Ai tempi di Carlo d'Angiò, quando Rivello fu dichiarata "Regia Città", la chiesa fu ingrandita aggiungendo alla prima struttura parte del castello baronale. La ricostruzione è avvenuta nel Settecento come si evidenzia da varie date: • 1744 sui portali; • 1756 sul muro esterno del transetto destro; • 1761 sulla parte esterna dell'Abside. La Cripta sottostante è di datazione più antica della chiesa stessa. E' composta da tre navate, divise da 34 colonne rustiche di pietra locale fatte realizzare, come documenta la data di iscrizione, nel 1752 dal nobile rivellese Michelangelo Megale, le cui spoglie sono custodite in un loculo adiacente a uno dei pilastri della chiesa.
La facciata e il campanile sono in stile romanico e sono caratterizzate da tre portali in pietra scolpita in stile barocco e da due nicchie ospitanti una la statua del Santo, l'altra una statua della Madonna con Bambino. La facciata è caratterizzata da una scalinata settecentesca, anch'essa come i portali , in pietra locale. La pianta architettonica della chiesa è di stile romanico a forma di croce latina ed è a tre navate.La pianta architettonica della chiesa è di stile romanico a forma di croce latina ed è a tre navate. Al suo interno, inoltre, sono presenti: delle statue lignee che risalgono al XVIII-XIX secolo; in direzione dell'organo vi è dipinta Santa Cecilia nell'atto di suonare l'organo; dal lato opposto si può apprezzare la Madonna del Rosario tra i santi Domenico e Caterina. Al centro della cupola è raffigurata la colomba bianca che rappresenta lo Spirito Santo, e sui pennacchi, sono dipinti quattro evangelisti con i simboli del tetramorfo. Matteo è l'angelo, a Marco si associa il leone, Luca è raffigurato come bue e Giovanni come un'aquila.