La Pieve di San Michele Arcangelo è documentata esistente già nel 1136, ma la forma attuale dovrebbe risalire al XIII secolo. Il titolo di Pieve si deve alla presenza del fonte battesimale. L’importanza della chiesa è legata in particolare alle testimonianze pittoriche che ospita, e che ne fanno uno degli edifici più ricchi ed interessanti dell’area del Trasimeno dal punto di vista storico e artistico. Le opere superstiti abbracciano un arco cronologico molto vasto, che parte dalla fine del XIII secolo sino ai primi anni del XVI. Vi operarono dapprima artisti che avevano prontamente assimilato lo stile di Cimabue e Giotto, sul finire del Duecento e l’inizio del Trecento, e più tardi, a metà del XV secolo, alcuni tra i principali esponenti del Rinascimento in Umbria.