CHIESA DI SAN MERCURIO

SERRACAPRIOLA, FOGGIA

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CHIESA DI SAN MERCURIO
La chiesa di San Mercurio fu eretta per la prima volta agli inizi del ‘600 ma un terribile terremoto nel 1627 danneggiò così gravemente le strutture che si decise di demolirla e ricostruirla reimpiegando gran parte dei materiali originari, a partire dal 1630. Dopo la ricostruzione integrale la chiesa venne riconsacrata da mons. Tria, vescovo di Larino, il 18 novembre 1728, assumendo le fattezze attuali. L’edificio si presenta articolato su tre navate con transetto, cupola dotata di cupolino e coro realizzati da maestranze toscane. Esso si erge imponente su un alto podio gradonato, con un’elegante facciata settecentesca a due ordini, raccordati da volute e suddivisi da lesene in riquadri di grande effetto chiaroscurale. Presenta una torre campanaria risalente al 1771 a due ordini, di cui il terminale ha eleganti finestre mistilinee e soluzioni angolari. All'interno, al di là della balaustrata marmorea del 1768 e dell'altare maggiore, si alza un retablo ligneo dorato e scolpito, datato 1654, con il trittico su tavola di Madonna e Santi, realizzato dalla scuola di Francesco da Tolentino, importante pittore marchigiano del XVI secolo. L'interno della chiesa presenta una ricca decorazione settecentesca ove si evidenziano il coro ligneo, gli altari marmorei policromi con decorazioni in stucco, l’organo a canne, la cantoria che forma un corpo unico con il confessionale, il pulpito ligneo scolpito a bassorilievi e la statua lignea di Maria S.S. Incoronata. Dopo il terremoto del 2002 la chiesa, fino a quel momento molto frequentata, è rimasta chiusa al culto per i gravi danni strutturali subiti anche a causa dei dissesti già presenti, dovuti agli eventi calamitosi susseguitisi in precedentenza nel tempo. L’interno della chiesa è tuttora ancora inagibile a causa del rischio di caduta di calcinacci, della presenza di umidità di risalita e dell’assenza di gran parte della pavimentazione. E’ necessario inoltre dotare la chiesa di nuova impiantistica a norma di legge. Infine sono necessari altri importanti restauri riguardanti la macchina d'altare in legno, il coro, l’organo a canne, il pulpito, gli altari laterali costituiti da stucchi e marmi policromi seicenteschi.
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