La chiesa di San Matteo si eleva sull'omonimo colle dal XI secolo, quale chiesa madre della città di Scicli che al tempo si estendeva sulle sue pendici. L'aspetto attuale è quello assunto a seguito della ricostruzione settecentesca dopo il terremoto del 1693. Per volere dell'autorità comunale nel 1874 viene abbandonata dopo il definitivo trasferimento dell'abitato a valle. Gli arredi trasferiti nella chiesa del Collegio, il tetto scoperchiato e il sito lasciato in rovina. La facciata in stile barocco è a due ordini con tre aperture che segnano le tre rispettive navate. Lungo il lato sinistro si colloca il campanile addossato. L'interno è diviso da pilastri sormontati da capitelli corinzi in pietra. Sulla sinistra si apre un vano che era desinato ad accogliere le spoglie di San Guglielmo. All'interno si celebrava il coro dei canonici, dato che l'abside era troppo piccola.